Vietnam: il teatro delle marionette d’acqua
di Moreno Stracci
Il Vietnam è un paese che bisogna aggiungere alla lista delle mete da visitare prima o poi nella vita. Si tratta di un paese sì turistico ma riservato a chi vuole tenersi lontano dal turismo di massa senza rinunciare ad esperienze irripetibili e lasciandosi coccolare da persone gentili e accoglienti. Grazie alla sua conformazione geografica, il Vietnam offre paesaggi molto variegati, la sua storia ci racconta di un popolo forte, capace di accogliere nel corso dei secoli le influenze culturali dei paesi vicini e delle diverse dominazioni che lo hanno interessato ma anche di mantenere salda la sua identità e le sue tradizioni, tra le quali spicca quella del teatro delle marionette d’acqua.
La tradizione dei burattini d’acqua in Vietnam, conosciuta come “Mua roi nuoc”, rappresenta una pratica culturale vibrante e duratura che incanta il pubblico da secoli. Le origini delle marionette sull’acqua possono essere fatte risalire almeno all’11 secolo e alle comunità agricole lungo le rive del Fiume Rosso, dove, tra i campi di riso allagati, gli abitanti scoprirono una forma unica di intrattenimento. La leggenda narra che l’arte emerse durante la stagione annuale di raccolta del riso, quando gli abitanti cercavano modi per celebrare e condividere la loro gioia per il buon raccolto. I campi allagati divennero così un palcoscenico naturale, sul quale narrare storie e miti .
Col passare del tempo, l’arte guadagnò popolarità e divenne parte integrante dei festival e delle cerimonie comunitarie. Viaggiando attraverso le correnti del tempo, i burattini d’acqua conquistarono i favori delle corti reali durante le dinastie Ly e Tran, consolidando il loro status di tradizione culturale preziosa. Questa forma di teatro sull’acqua si caratterizza per l’ingegnoso utilizzo di burattini realizzati in legno leggero e resistente all’acqua. Queste marionette, accuratamente intagliate e dipinte, raffigurano innumerevoli personaggi, dalle creature della mitologia vietnamita alle persone comuni. tra tutti, emerge Chú Teu (zio, uomo o ragazzo, in vietnamita). Si tratta di una marionetta più grande delle altre. Il personaggio rappresenta un giullare che di solito apre lo spettacolo e con l’espediente della satira commenta la vita politica e sociale con particolare riguardo per i politici corrotti.
I marionettisti, protetti dietro uno schermo di bambù, manovrano le figure con bastoni di bambù e fili che rimangono nascosti sotto la superficie dell’acqua. La coordinazione e la maestria necessarie per questa forma d’arte sono stupefacenti, poiché i marionettisti danno vita alle loro creazioni lignee con movimenti fluidi e eleganti. Il risultato è uno spettacolo affascinante che unisce musica e acqua in perfetta armonia.
Nel cuore del teatro d’acqua si trova una profonda connessione con il tessuto culturale del Vietnam. Le performance tradizionali mostrano spesso scene tratte dal folklore vietnamita, dalla mitologia e da eventi storici. I personaggi prendono vita sul palco d’acqua, raffigurando attività quotidiane come la coltivazione, la pesca e le celebrazioni comunitarie. Queste performance non solo intrattengono, ma trasmettono anche messaggi culturali ed etici, enfatizzando temi di unità, cooperazione e l’importanza della comunità.
Le marionette sull’acqua fungono da potente veicolo per la conservazione culturale, trasmettendo storie e valori da una generazione all’altra. L’arte incarna lo spirito dell’identità vietnamita, riflettendo la resilienza e la creatività di un popolo profondamente legato alla propria terra e tradizioni più volte minacciate nel corso della storia.
Di fronte alla modernizzazione, gli sforzi per conservare e rivitalizzare questa tradizione hanno preso slancio. I teatri di marionette sull’acqua, come il rinomato Thang Long Water Puppet Theatre di Hanoi, continuano a mostrare questa forma d’arte tradizionale sia al pubblico locale che internazionale. Programmi educativi e scambi culturali contribuiscono alla trasmissione di conoscenze e abilità, garantendo che questa arte rimanga una tradizione viva, in grado di incantare e ispirare per generazioni a venire.
Se state pensando di programmare un viaggio nel sud-est asiatico continentale, ricordatevi di includere tra le vostre attività quella del teatro delle marionette sull’acqua. Il miglior periodo per visitare il Vietman dipende da dove volete andare: Per un viaggio nel nord del Paese, i momenti migliori sono la primavera, la fine dell’estate e l’autunno. Per visitare il centro, scegliete aprile e maggio. Infine, per il sud del Vietnam, il periodo migliore è tra novembre e gennaio.
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