Studenti e lavoratori uniti per il diritto allo studio: la protesta a Viterbo
Studenti e lavoratori uniti per il diritto allo studio: la protesta a Viterbo
di Chiara Morelli
L’art. 26 della “dichiarazione universale dei diritti Umani” dell’ONU dichiara che “Ogni individuo ha diritto all’istruzione.” Il diritto allo studio è un principio fondamentale in una società equa, che garantisce pari opportunità e dovrebbe favorire l’abbattimento di barriere economiche, geografiche e sociali di cui può risentire l’individuo nel suo percorso. La formazione di quest’ultimo diviene poi fondamentale per la propria carriera lavorativa.
Affinché questo diritto fondamentale sia garantito, lo stato si impegna, nell’art. 34 della costituzione Italiana, a rendere “effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”. Questo ruolo è svolto dalla DiSCo (Ente Regionale per il Diritto allo Studio e alla Conoscenza), che assegna borse di studio, posti alloggio e altri contributi per gli studenti tramite concorso per meriti e reddito. Ma i provvedimenti presi non sempre riescono ad aiutare efficacemente tutti gli studenti che ne necessiterebbero, inoltre spesso i fondi vengono rimodulati in favore di più “ingenti necessità”.
Questi temi stanno fortemente a cuore al sindacato PerCorso, che ieri, 15 novembre 2024, ha promosso un’iniziativa proprio su questo tema. In questa occasione gli studenti dell’Università degli studi della Tuscia, assieme ai rappresentanti sindacali di UIL, UILA e Feneal UIL, si sono riuniti davanti al presidio territoriale del Lazio settentrionale della LazioDiSCo, a Viterbo.
Lucia Ferrante, portavoce di PerCorso, ha dichiarato: “Vogliamo un’università accessibile, partecipata e inclusiva. Il nostro impegno non si ferma qui: continueremo a mobilitarci per preservare i diritti di tutti. L’autonomia differenziata sta già aumentando le disuguaglianze, ma non staremo a guardare.” Ferrante ha inoltre sottolineato l’importanza di unire le forze tra studenti e lavoratori: “Solo garantendo i diritti di tutti, possiamo costruire un futuro equo e giusto.”
L’iniziativa rappresenta solo il primo passo di una mobilitazione più ampia: l’obiettivo è quello di costruire un fronte comune tra studenti e lavoratori per affrontare sfide condivise, puntando a un sistema sociale ed educativo più equo.
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