Rudolf Steiner e l’Euritmia
A cura di Moreno Stracci
“Noi non vogliamo più credere, vogliamo conoscere. La fede esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il sapere, il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall’intima vita della personalità.”
R. Steiner da Filosofia della Libertà.
Rudolf Steiner (1861-1925) è stato un pensatore, filosofo e pedagogista austriaco di grande rilevanza nel panorama della cultura e della ricerca spirituale, creatore di quella scienza dello spirito che va sotto il nome di Antroposofia: un complesso sistema filosofico che postula l’esistenza di una realtà fisica e una dimensione “spirituale”, concepite come “un’unica manifestazione divina in continua evoluzione” e indagabili con metodi scientifici propri delle scienze naturali. All’interno della spiritualità antroposofica, Steiner, in una visione che oggi chiameremmo olistica, ha indagato i diversi aspetti dell’esistenza umana, lasciando un sistema pressoché completo di società umana: si occupò infatti di educazione (con l’istituzione delle scuole Waldorf), di agricoltura (con la creazione dell’agricoltura biodinamica), di medicina (con la fondazione della medicina antroposofica e dei relativi medicinali), di architettura e arte. Tra le molte discipline e pratiche da lui sviluppate, l’Euritmia emerge come una delle più distintive e intriganti.
L’Euritmia, termine che significa “movimento armonico” o “movimento bello,” è stata creata da Steiner come una forma d’arte e di movimento basata su principi spirituali. È stata sviluppata nei primi anni del XX secolo, con la collaborazione della moglie Marie Steiner-von Sivers, attrice russa naturalizzata austriaca, come una danza curativa e capace di mettere in contatto chi la pratica con il mondo sottile. Steiner la considerava un linguaggio spirituale che sorpassava il semplice linguaggio verbale. Un mezzo, dunque, attraverso cui gli individui possono esprimere la loro connessione con il mondo spirituale e condividere questa esperienza con gli altri.
Nella sua autobriografia, la scrittrice e pittrice russa Margarita Woloschin raccontò che nel 1908, Steiner stava tenendo delle lezioni sul vangelo di Giovanni.
Dopo la prima lezione, chie de alla scrittrice se le fosse possibile rappresentare alcuni passi del vangelo sotto forma di danza al che lei rispose: “Io credo si possa danzare qualunque cosa si senta”. Steiner avrebbe risposto: “Ma oggi la cosa importante è proprio questo sentimento”. Da qui prese corpo per la prima volta l’idea di Steiner di creare una arte del movimento secondo i principi dell’ antroposofica, che negli anni seguenti avrebbe condotto alla nascita dell’Euritmia.
A questo episodio ne seguì un altro che rappresenta la prima prova pratica di questa arte. Siamo nel 1911 quando Lory Maier-Smits si recò con la madre madre da Steiner. La ragazza era in cerca di un’occupazione, vista la recente morte del padre. Essendo interessata alla danza, Steiner le propose di lavorare su una nuova forma di movimento. La ragazza si dedicò allo studio dell’anatomia e del movimento umano, a una riflessione sul movimento celato nelle sculture antiche e alla possibilità di collegare il movimento con la parola parlata. Ben presto altre persone si unirono a lei in questa ricerca.
L’Euritmia si fonda su un repertorio di gesti che si uniscono, nella performance, ai suoni e ai ritmi della parola, ai toni della musica e alle esperienze dell’anima come la gioia e il dolore.
Una volta appresi questi gesti, l’euritmista compone libere sequenze in base a ciò che vuole esprimere. L’esperienza è arricchita da abiti leggeri e larghi che enfatizzano il movimento e rinforzano i significati della danza attraverso la scelta dei colori.
L’Euritmia non è solo una forma d’arte o una disciplina spirituale, ma è stata anche utilizzata da Steiner in ambiti educativi e terapeutici.
Nelle scuole Waldorf, da lui fondate, l’Euritmia è insegnata come parte integrante del curriculum, contribuendo a sviluppare la creatività e l’armonia nei bambini. Inoltre, l’Euritmia è stata utilizzata come terapia per migliorare il benessere psico-fisico delle persone: la libertà di esprimere le proprie emozioni attraverso la danza, accompagnata da parole, suoni e colori, dona senza dubbio sensazioni di profondo benessere.
Rudolf Steiner e l’Euritmia rappresentano un capitolo significativo nella storia delle pratiche spirituali, artistiche ed educative. La sua visione del mondo e la creazione dell’Euritmia sono state fondamentali per la diffusione delle sue idee sulla spiritualità e sull’educazione. Sebbene le opinioni su Steiner e l’Euritmia possano variare ampiamente, il loro impatto e la loro importanza storica rimangono indiscutibili nell’evoluzione delle scienze spirituali, delle pratiche artistiche e terapeutiche e, più in generale, nella ricerca propria dell’umanità di un senso a ciò che non comprendiamo, sapendo che non comprenderlo non è ragione sufficiente per credere che non esista o meglio per non volerne ricercare l’esistenza.
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Photo-video credits:
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“Eurythmie” by fognin1
“Euritmia” by iacominvs is licensed under CC BY-NC-SA 2.0.