Riapre la Loggia dei Vini a Villa Borghese: Restauro e Arte Contemporanea si Incontrano
di Chiara Morelli
La Loggia dei Vini di Villa Borghese riapre al pubblico dopo il completamento del primo intervento di restauro. Dal 19 ottobre, questa raffinata struttura architettonica ovale, impreziosita da affreschi e decorazioni risalenti al periodo tra il 1609 e il 1618, torna accessibile gratuitamente. Edificata per volontà del cardinale Scipione Borghese e utilizzata un tempo per eventi conviviali estivi, la Loggia è nuovamente protagonista grazie a un progetto che fonde arte contemporanea e patrimonio storico.
Il restauro, reso possibile da una donazione della società Ghella e curato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ha riportato alla luce dettagli originali dell’interno, inclusa la volta decorata da Archita Ricci con l’affresco Il Convito degli dei. Il progetto artistico LAVINIA, curato da Salvatore Lacagnina, arricchisce la riapertura della Loggia con opere contemporanee che dialogano con l’architettura e le fasi del restauro.
Il nome LAVINIA è un omaggio a Lavinia Fontana, una delle prime artiste riconosciute nella storia dell’arte, già presente nella collezione Borghese. Le opere site-specific, esposte fino al 26 gennaio 2025, includono contributi di artisti di fama internazionale come Enzo Cucchi e Virginia Overton.
L’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, ha sottolineato l’importanza di questa riapertura come parte di una più ampia strategia di valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Roma, combinando restauro e arte contemporanea. La Loggia dei Vini fa parte di un complesso che include una Grotta per la conservazione dei vini, collegata al Casino Nobile attraverso un passaggio sotterraneo.
Le prossime fasi di restauro riguarderanno gli intonaci interni ed esterni, nonché il ripristino della pavimentazione. L’inaugurazione di LAVINIA è stata accompagnata da attività culturali, performance e laboratori, in linea con l’obiettivo del progetto di promuovere un dialogo aperto tra arte, architettura e pubblico.
Enrico Ghella, Presidente e Amministratore Delegato di Ghella, ha espresso l’orgoglio dell’azienda per il contributo al restauro, sottolineando l’importanza della cultura come strumento di sviluppo sostenibile e benessere collettivo: “Crediamo nel valore della cultura e ci impegniamo da sempre ad esportarla nel mondo. È un grande onore poter donare un restauro dentro Villa Borghese, uno dei più bei parchi del mondo. Credo che il nostro ruolo nella società non si debba limitare a costruire infrastrutture, ma debba farsi promotore di un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile e orientato al benessere collettivo. LAVINIA rappresenta la volontà di dare libertà espressiva ad artisti in dialogo col monumento de la Loggia dei Vini”.
Ogni inaugurazione del progetto LAVINIA sarà celebrata con un gelato speciale, ispirato alla tradizione della Loggia, il primo dei quali ha il gusto di arancia ed erba cedrina.
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Photo-video credits:
Loggia dei vini, Villa Borghese, crediti fotografici Daniele Molajoli, courtesy Ghella
Progetto Zetema