Pippi Calzelunghe: libertà e anticonformismo
Chi non conosce Pippi Calzelunghe, la bambina dai capelli rossi e le lunghe trecce, che vive da sola in una villa colorata senza genitori, senza regole, senza doveri, con un cavallo e una scimmietta? Immaginate di poter fare quello che vi pare, quando vi pare, come vi pare, di essere insomma Pippi Calzelunghe. In questo articolo, vi racconterò chi è Pippi Calzelunghe, come è nata e perché è ancora così amata.
Pippi Calzelunghe è il sogno di ogni bambino e la sfida di ogni adulto. È il personaggio principale di una
serie di libri e di una serie televisiva che hanno fatto la storia della letteratura e dell’intrattenimento per l’infanzia.
È nata dalla penna della scrittrice svedese Astrid Lindgren (1907-2002) che ha scritto la storia di Pippi Calzelunghe per sua figlia Karin, malata di polmonite e che le chiedeva di raccontarle delle fiabe. Karin si era inventata il nome di Pippi e la madre aveva immaginato una bambina straordinaria, forte, coraggiosa, indipendente e divertente. Astrid Lindgren ha poi trascritto le storie di Pippi in un manoscritto che ha regalato a Karin per il suo compleanno. Successivamente ha inviato il manoscritto a una casa editrice, che lo ha pubblicato nel 1945.
Chi non conosce Pippi Calzelunghe, la bambina dai capelli rossi e le lunghe trecce, che vive da sola in una villa colorata senza genitori, senza regole, senza doveri, con un cavallo e una scimmietta? Immaginate di poter fare quello che vi pare, quando vi pare, come vi pare, di essere insomma Pippi Calzelunghe. In questo articolo, vi racconterò chi è Pippi Calzelunghe, come è nata e perché è ancora così amata.
Pippi Calzelunghe è diventata poi un’icona culturale, un simbolo di libertà, di fantasia, di coraggio.
Pippi è una bambina di nove anni, dai capelli rossi e le trecce dritte, che vive da sola in una villa colorata con il suo cavallo a pois e la sua scimmietta.
È forte, coraggiosa, indipendente, generosa e anticonformista. Con le sue avventure e le sue buffe trovate, fa divertire e riflettere i suoi amici Tommy e Annika, e sconvolge la vita della tranquilla cittadina di Visby.
Ma qual è la morale della storia di Pippi Calzelunghe?
In realtà il libro di Pippi non ha una morale esplicita, né vuole insegnare regole o comportamenti ai bambini.
Piuttosto, offre un modello alternativo di essere bambini, che si basa sulla libertà, sulla fantasia, sull’ottimismo e sull’amicizia. La storia di Pippi Calzelunghe è stata un grande successo tra i lettori, ma ha anche suscitato delle polemiche tra i critici, che la ritenevano troppo irriverente e anticonformista perchè Pippi non segue le convenzioni sociali, non va a scuola, non obbedisce agli adulti, non si preoccupa del giudizio degli altri. Pippi fa quello che le piace, senza paura di sbagliare o di essere diversa.
Pippi è se stessa, e questo la rende felice.
È una storia che insegna ai bambini a non porsi limiti, a esplorare il mondo con curiosità e meraviglia, a essere solidali e altruisti con chi ha bisogno, a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà o dalle ingiustizie.
Pippi è una bambina che non cresce mai, che conserva sempre la sua innocenza e la sua voglia di giocare.
Dal libro è stata prodotta anche la serie tv nel 1969 in Svezia e Germania. La protagonista è interpretata da Inger Nilsson, una bambina di 10 anni che si è sottoposta a un provino tra migliaia di candidate. La serie ha avuto un grande successo in tutto il mondo, ed è stata doppiata in molte lingue. In Italia, la serie è stata trasmessa per la prima volta nel 1970, e ha avuto diverse edizioni e ridoppiaggi. La sigla italiana, cantata da Cristina D’Avena, è diventata molto popolare tra i bambini.
In conclusione possiamo dire che Pippi ha mostrato a tutti che si può essere felici anche senza seguire le convenzioni, le aspettative e i limiti imposti dalla società, lei ha una forza straordinaria ma che non usa mai per fare del male o per vantarsi. Pippi è una bambina che non esiste, ma reale nel cuore di chi l’ha letta e amata.
Rappresenta il nostro desiderio di libertà, di indipendenza e di felicità, la bambina o bambino che vive in ognuno di noi e che dovremmo richiamare ogni tanto.
Elvira Nistoro
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Photo-video credits:
“pippi-mrnilsson” by pucci.it (12),