Nel Veneto treni a levitazione magnetica: la rivoluzione di IronLev
di Fabio Morelli
Un’azienda trevigiana, IronLev, ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria per il trasporto su rotaie: i treni a levitazione magnetica sui binari esistenti. Immaginate carrozze che “volano” a pochi centimetri dai binari, silenziose e con consumi energetici ridottissimi. Un sogno? No, realtà.
A riportare la notizia del successo del test effettuato dall’azienda italiana, poco fa l’ANSA.
Il sistema sfrutta un campo magnetico per creare una repulsione tra i pattini sotto il treno e le rotaie. Il risultato è un movimento fluido e praticamente senza attrito, con notevoli vantaggi in termini di manutenzione, efficienza e sostenibilità.
Non solo: la tecnologia di IronLev è adattabile alle infrastrutture ferroviarie esistenti. Non c’è bisogno di costruire nuove linee o di modificare quelle esistenti, rendendola una soluzione davvero rivoluzionaria sia in termini di costi/benefici che di tempi di attuazione e di impatto conl’ambiente.
Un primo test è stato condotto con successo su un tratto di due chilometri della linea Adria-Mestre. Il prototipo, del peso di una tonnellata, ha raggiunto una velocità di 70 km/h, ma la tecnologia può arrivare a 150 km/h.
IronLev punta a rivoluzionare il settore dei trasporti su rotaia con questa tecnologia innovativa e versatile. L’azienda è già tra i soggetti di spicco del consorzio MaDe4Rail di RFI sulle innovazioni in materia di trasporto ferroviario. La levitazione magnetica di IronLev rappresenta una speranza concreta per un futuro più sostenibile ed efficiente del trasporto ferroviario.
Questa tecnologia può essere installata su treni anche ad alta velocità e metropolitane e il sistema di alimentazione non è alimentato da corrente, con un abbattimento importante dei costi per l’infrastruttura e per l’ambiente.
Ecco alcuni dettagli tecnici:
- La tecnologia si chiama “levitazione ferromagnetica passiva”.
- I pattini magnetici sospendono il veicolo sulle rotaie.
- Alcune rotelle “agganciano” le rotaie per evitare slittamenti o deragliamenti.
- L’investimento iniziale per “adattare” le carrozze è di circa il 30% in più.
Le implicazioni di questa tecnologia sono enormi. Potrebbe portare a una riduzione dei costi di trasporto, a un minor inquinamento e a un maggiore comfort per i passeggeri.
Il prossimi obiettivo che verrà messo in atto dall’azienda italiana, è lo sviluppo di un ulteriore carrello motorizzato in modo da arrivare a testare un veicolo completo, del peso fino a 20 tonnellate e con velocità fino a 200 km/h.
Questo permetterà di avviare una prima sperimentazione tesa a permettere le prime applicazioni commerciali del treno a levitazione magnetica sui binari esistenti, ovvero dei sistemi di trasporto delle persone che permettere un’alternativa a qulelli attuali con soluzioni di mobilità sostenibili e a bassa rumorosità in un ambiente urbano.
Il futuro del trasporto ferroviario è a levitazione magnetica? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: IronLev ha fatto un passo avanti importante verso questa nuova frontiera.
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