La Lollo: una vita per l’arte

La Lollo: una vita per l’arte

Gina Lollobrigida, indimenticabile attrice, icona di stile e fascino, fu anche artista poliedrica che con le sue fotografie e le sue sculture raccontò la sua epoca e il suo mondo interiore. 

Chi non ricorda Pizzicarella la Bersagliera, la giovane sfrontata e ribelle di Pane, amore e fantasia? La Lollo, donna di raro fascino e talento, non è stata soltanto una delle più acclamate dive del cinema internazionale; fu anche artista di grande valore. 
Gina Lollobrigida nasce a Subiaco, paese che lega il suo nome al Monte Livata e al Monastero di San Benedetto. Da qui, si trasferisce a Roma dove si iscrive all’Istituto di belle arti. È proprio qui che viene notata da un talent scout che vede in lei le potenzialità per divenire una grande diva. Nel 1944, con la famiglia, viene sfollata in Umbria e qui recita per la prima volta, nella commedia Santarellina di Edoardo Scarpetta. L’opera va in scena nel teatro di Monte Castello di Vibio, il teatro all’italiana più piccolo del mondo (con una superficie di appena 157 metri quadrati). Negli stessi anni, fu protagonista di uno dei primi fotoromanzi italiani Nel fondo del cuore. La sua carriera  come attrice decolla agli inizi degli anni ’50 con produzioni prevalentemente italiane. Diretta da registi come Luigi Comencini, Alessandro Blasetti e Mario Soldati, recita in film che sono parte fondamentale del cinema italiano: Altri tempo (1952), Pane, amore e fantasia (1952), Pane amore e gelosia (1954), insieme a Vittorio de Sica che per lei coniò il termine maggiorata fisica, La Romana (1954) per poi arrivare a film come quello diretto da Mauro Bolognini, Un bellissimo novembre (1969), considerato tutt’oggi una delle sue migliori
interpretazioni in un ruolo drammatico. Intanto iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti come il David di Donatello, il Nastro d’Argento, la Grolla d’Oro e poi le candidature al premio BAFTA, fino alla sua stella sulla Hollywood Walk of Fame (2018). Al cinema italiano, la Lollo affianca presto le produzioni hollywoodiane che la vedono recitare insieme ad attori come Sean Connery, Rock Hudson e Jean-Paul Belmondo. Negli anni ’70, dopo la sua interpretazione della Fata Turchina nelle Avventure di Pinocchio di Comencini (1972) la sua carriera comincia a declinare, non solo perché i tempi sono ormai cambiati ma anche per una scelta della stessa Lollobrigida di dedicarsi al suo altro grande talento: l’arte, che coltivò attraverso la fotografia e la scultura.

Nella sua vita, la Lollo aveva frequentato molti artisti internazionali come Francesco Messina, Ilya Glazunov, Giorgio De Chirico, Salvador Dalì e Jacob Epstein. Per molti di loro posò come modella e allo stesso tempo “rubò” da loro i segreti della loro arte. Posò anche per lo scultore Giacomo Manzù del quale disse in un’intervista: “È lui che mi ha comunicato l’umiltà e la passione indispensabili per scolpire”. Dagli anni ‘70, la vediamo impegnata come fotografa e fotoreporter in decine di paesi del mondo. Realizza molti ritratti fotografici di personaggi come Paul Newman, Salvador Dalí, Audrey Hepburn, Ella Fitzgerald e Henry Kissinger. Rimangono celebri i suoi reportage su Fidel Castro e Indira Gandhi. Il quotidiano francese Le Monde scriveva negli anni ‘80 delle sue opere fotografiche: “Ha l’occhio di un Cartier Bresson, ha talento, è piena di energia e le sue foto hanno una forza sconvolgente. È veramente una grande artista”. 

Con le sue sculture (circa 60), espone in molti paesi tra i quali Cina, Francia, Spagna, Qatar, Stati Uniti e Russia. La sua produzione ha ottenuto grandi successi di critica e di pubblico nel mondo. Tra tutti va ricordata la Legion d’Onore della quale venne insignita dal Presidente francese Mitterand che la definì “artista di valore”

Nel 1996, venne ammessa come Accademica Onoraria dell’Antica Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, onorificenza riservata a sole tre donne nella storia: lei, Margherita Hack e Rita Levi Montalcini. Nel 2003 otterrà la sua prima mostra personale di rilievo internazionale presso il Museo Puškin di Mosca, dove le sue sculture sono state ammirate da una media di 5000 persone al giorno. Un successo che ha profondamente commosso l’artista. 

La sua arte, poliedrica e surreale, rappresenta una testimonianza importante nel panorama delle arti contemporanee internazionali che merita di essere ascoltata, seppur nella difficoltà di separarla dall’imponente figura della Lollo attrice. Porta in sé un messaggio di speranza e ottimismo (spesso veicolato dal tema dell’infanzia) e ha rappresentato per la stessa artista un mezzo attraverso il quale sopperire alla solitudine della vita privata, come lei ha confessato in un’intervista a Gigi Marzullo. 

La Lollo dice: “[…] Pare strano ma una persona tanto amata, soprattutto dal pubblico, si sente molto sola. E io sono una persona sola. Per fortuna che ho un talento artistico e quindi riempio questo vuoto […]”. Alle domande di Gigi Marzullo: “Le piace la vita? Le è sempre piaciuta?” Gina risponde: “A me la vita, sì, mi piace. Sì, anche nelle difficoltà.”

Moreno Stracci

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“Gina Lollobrigida, I think,,,,,,,,,,,,,” by aeroman3 (cropped)

“Luigina ‘Gina’ Lollobrigida[a] (born 4 July 1927) is an Italian actress, photojournalist and sculptress. She was one of the highest profile European actresses of the 1950s and early 1960s, a period in which she was an international sex symbol.” by aeroman3

“Gina Lollobrigida” by urcameras 

 

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