IT-alert, il sistema di allarme pubblico italiano al via i test nelle regioni dal 28 giugno
A partire dal prossimo 28 giugno la Toscana sarà la prima regione italiana ad effettuare il test di avvio della sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-alert. La sperimentazione continuerà il 30 giugno in Sardegna, il 5 luglio in Sicilia, il 7 in Calabria e il 10 in Emilia-Romagna e poi entro la fine dell’anno tutte le regioni dovrebbero essere avviate a questo sistema.
Come riporta il sito ufficiale della Protezione Civile, it-alert.it, il Sistema di allarme pubblico è introdotto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018.
IT-alert informerà la popolazione, direttamente sui cellulari, in caso di gravi emergenze. I messaggi di allerta di baseranno sulla tecnologia cell-broadcast e saranno brevi e indirizzati ai cellulari ricadenti nelle zone interessate. Questo grazie a tale tecnologia capace di selezionare un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine e quindi di mandare i messaggi in zone ben delimitate e specifiche del territorio. Non sarà necessario scaricare alcuna App per ricevere i messaggi IT-alert “poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio”.
Quando sarà pienamente operativo, il sistema permetterà di diffondere allarmi pubblici che segnaleranno gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.
“Una tecnologia – ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio – che accompagna il cittadino nel percorso della sicurezza, ma che non è salvifica. Infatti, non va a scardinare il sistema di allertamento nazionale o la comunicazione istituzionale, ma dà un’opportunità in più ai cittadini di arrivare ad affrontare consapevolmente un’emergenza”.
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