Irlanda: il selciato del Gigante
Quando le meraviglie della natura incontrano l’immaginazione umana, nascono luoghi unici al mondo dove cielo e terra si incontrano in un dialogo al quale assistiamo come bambini che ascoltano una fiaba.
In Irlanda, il paese della dea Ériu, di arpe che suonano nel vento sferzante del Nord, si trova un luogo di unica bellezza, di quelli che ci aspetteremmo di trovare in un libro di favole : il selciato del gigante. In irlandese, il luogo è conosciuto con il nome di Clochán na bhFómharach, ossia la strada dei Fomori, un leggendario popolo soprannaturale abitante l’antica Irlanda. Nella mitologia irlandese, i Fomori sono descritti come esseri ostili e bestiali, portatori di caos e in guerra con i Tuatha Dé Danann, la tribù degli dei portatori di ordine e civiltà.
Il selciato del gigante è una formazione geologica che si trova nella contea di Antrim, sulla costa nord-orientale dell’isola. È composta da circa quarantamila colonne di basalto che dai piedi della collina scendono per scomparire poi nell’acqua dell’Oceano Atlantico. La maggior parte delle colonne ha forma esagonale e la più alta misura circa 12 metri. La geologia ci spiega che tra i 50 e 60 milioni di anni fa l’area della contea di Antrim fu soggetta a grandi fenomeni vulcanici. Il basalto fuso, una roccia vulcanica, si infiltrò tra i sedimenti di gesso creando un plateau vulcanico, ossia un’area molto estesa di roccia liquida che raffreddandosi si è contratta dando origine a delle spaccature simili a quelle che vediamo nel fango secco. Queste spaccature hanno dato forma alle colonne che oggi vediamo sul selciato del gigante.
Il grande numero di colonne, la loro forma particolare e il paesaggio sul quale questa formazione geologica si affaccia ha nutrito la fantasia del popolo irlandese, dando origine nei millenni a storie e leggende.
La leggenda che conosciamo oggi narra che nelle terre del nord d’Irlanda abitava, insieme alla moglie Oonagh, Fionn mac Cumhaill, un mitico cacciatore guerriero qui descritto come gigante.
Un altro gigante, Benandonner, vagava per le terre di Scozia arrivando a minacciare le coste irlandesi. Fionn allora sfidò Benandonner a combattere, urlando minacce dall’altra parte del mare. Per poterlo raggiungere in Scozia, prese le pietre di Antrim e le gettò in mare costruendo il selciato che lo avrebbe portato di fronte al suo nemico. Una volta giunto sulla costa scozzese, si rese conto però che Benandonner era immensamente più grande di lui. Decise così di fuggire verso casa ma fu visto da Benandonner che lo rincorse. Trovandosi in grande difficoltà, Fionn si rivolse alla moglie, sollecitandola a trovare una rapida soluzione. Oonagh allora pensò di avvolgere il marito in un lenzuolo. Quando Benandonner si presentò alla dimora di Fionn, Oonagh finse che il marito non c’era e invitò il gigante ad entrare.
Gli mostrò Fionn avvolto nel lenzuolo, presentandolo come suo figlio. Il gigante scozzese allora pensò che se il figlio di pochi mesi aveva una così grande di corporatura, il padre doveva essere un gigante colossale e imbattibile. Così decise di fuggire attraverso il selciato nuovamente in Scozia, distruggendo al suo passaggio la strada così da non essere seguito. Fionn, liberatosi dal lenzuolo, rincorse Benandonner scacciandolo con urla e minacce, e lanciandogli dietro un’enorme pietra, quella che oggi conosciamo come Isola di Mann.
La fantasia umana, che nelle meraviglie naturali ha sempre trovato abbondante materia per costruire i suoi miti e le sue leggende, ha rappresentato nel corso della nostra storia il mezzo attraverso il quale dare un senso alla nostra stessa esistenza, come individui e come società. La fantasia e l’immaginazione non sono nemiche della scienza e del progresso, anzi, ne sono l’origine e il motore. Coltivare l’immaginazione, accogliere quello che ancora non esiste o quello che esiste anche se celato agli occhi, rappresenta la chiave per l’evoluzione dell’umanità. In questo senso, la leggenda del selciato del gigante ha molto da insegnarci.
Moreno Stracci
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“Giant’s Causeway” by Sean MacEntee