Il Geco Leopardino: un amico facile da gestire
L’Eublepharis macularis è un rettile popolare tra gli amanti degli animali domestici grazie alla sua dimensione gestibile, al temperamento tranquillo e alla relativa facilità di cura. Originario delle zone desertiche in particolare del Pakistan e dell’Afghanistan, questo sauro ha delle dimensioni contenute tra i 18-20 cm per gli esemplari standard ma può arrivare fino a 30 cm per quelli giganti. Se di giorno preferisce rimanere nascosto tra rocce e insenatura o in rifugi sotterranei che scava abilmente, la notte esce per cacciare insetti. La termoregolazione di questo animale avviene per tigmotermia ovvero per conduzione dalle superfici calde come le rocce o il suolo. In Europa il Geco Leopardino è allevato per il suo carattere sociale con l’uomo, per la livrea ma anche per la caratteristica espressione sorridente che non passa inosservata. Non trascurabile il fatto che questo simpaticone è anche molto longevo: arriva senza difficoltà a 10 anni ma molti sono gli esemplari che oltrepassano i 20 e anche i 30 anni di vita.
Pochi accorgimenti e il nostro pet potrà essere accolto in casa in sicurezza. Vediamo alcune accortezze per accudire un Geco Leopardino. Il terrario deve essere collocato in un ambiente tranquillo e lontano da fonti di calore come finestre, caloriferi, stufe ecc. e deve essere di dimensioni adeguate: una vasca da 40 a 70 litri è generalmente sufficiente per un singolo geco adulto. Il terrario deve essere provvisto di una copertura sicura per impedire al tuo per di sfuggire ma realizzata in modo da consentire una buona aerazione dell’ambiente. La temperatura ideale va dai 27 ai 30 °C di giorno e non meno di 18°C durante la notte. L’ambiente dovrà essere provvisto di una lampada di calore o un riscaldatore per rettili per creare una zona calda all’interno del terrario e una zona più fresca per consentire al sauro di regolare la temperatura corporea. L’uso di luci ultraviolette (UV) è sconsigliato in quanto è un animale principalmente notturno e non richiede esposizione a raggi UV. Un substrato sicuro in cocco, per esempio, è da preferire alla sabbia, che se ingoiata può provocargli problemi digestivi. Naturalmente non deve mancare una piccola ciotola d’acqua pulita e fresca e rami, rocce e nascondigli artificiali per garantirgli l’opportunità di esplorare e arrampicarsi.
Il geco è insettivoro, quindi occorrerà alimentarlo con insetti vivi o morti come grilli, cavallette, tenie e vermi della farina. Di importanza fondamentale è la pulizia periodica del terrario con un detergente sicuro per rettili per prevenire la crescita di batteri dannosi. L’ultima raccomandazione è quella di monitorare sempre l’animale: eventuali segni di problemi di salute, come perdita di peso, cambiamenti comportamentali o problemi con la pelle o gli occhi sono dei campanelli d’allarme da valutare con il proprio veterinario di fiducia che saprà come mantenere il geco leopardino felice e sano.
Ricordate che ogni animale è unico e ha bisogni specifici. È importante conoscere il proprio animale e consultare sempre un veterinario per eventuali consigli su come prendersene cura al meglio.
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