I simboli di Halloween: corvi, gatti e pipistrelli

I simboli di Halloween: corvi, gatti e pipistrelli

Mentre l’autunno ci regala paesaggi dai colori caldi e dai toni aranciati, si avvicina Samhain, il capodanno celtico che molti conoscono come Halloween.

La notte del 31 ottobre è avvolta da un’atmosfera magica e misteriosa, dove folklore, leggende e tradizioni si intrecciano in un racconto secolare. Halloween, con la sua iconografia carica di significati occulti, è una festa che affascina grandi e piccini.

In questo periodo, l’immaginario collettivo si popola di elementi tipici della festa, come zucche, scheletri e soprattutto animali dal manto scuro. Ma qual è il simbolismo celato proprio dietro i suoi protagonisti più emblematici e temuti: corvi, gatti e pipistrelli?

E proprio di questi animali vorrei parlarvi, creature spesso ingiustamente “rinnegate” a causa di superstizioni e paure che le hanno accompagnate nei secoli.

corvo halloween

Il corvo: messaggero di presagi

Uno tra questi è indubbiamente il corvo, creatura intrigante troppo spesso considerata erroneamente portatrice di sventure. Il corvo, con il suo piumaggio nero lucente e il suo sguardo penetrante, è da sempre considerato un animale enigmatico, capace di varcare la soglia tra il mondo dei vivi e quello dei morti mentre nell’immaginario collettivo, il suo volo silenzioso e il suo verso acuto e lugubre sono stati spesso associati a presagi funesti, eventi nefasti e profezie oscure.

Eppure il corvo è un simbolo potente spesso presente nelle mitologie antiche: ad esempio nella mitologia norrena è il fidato compagno di Odino, messaggero tra i mondi e portatore di ogni altro tipo di notizia proveniente dal nostro mondo. È inoltre un animale molto saggio, che ci invita a riflettere sulle nostre azioni spronandoci a cercare in noi stessi le soluzioni di cui abbiamo bisogno, accettando ogni aspetto che la vita ci offre. In alcune culture, è anche colui che scorta e conforta le anime nel passare da un mondo all’altro, divenendo anche complesso simbolo dell’innata dualità dell’esistenza umana.

La sua capacità di adattarsi a diversi ambienti e la sua astuzia e intelligenza nel procurarsi il cibo lo rendevano un animale rispettato e ammirato.

gatto nero halloween

Il gatto nero: tra superstizione e mistero

Il gatto nero, con il suo manto scuro come la notte e i suoi occhi penetranti, è da secoli al centro di credenze popolari contrastanti. Nell’Europa medievale, il gatto nero era spesso associato alla stregoneria e al demonio, tanto da essere perseguitato e ucciso in massa. Questa credenza era legata al fatto che i gatti neri, difficili da vedere nel buio, potevano spaventare i passanti e far imbizzarrire i cavalli. I gatti neri poi appartenevano a quelle donne etichettate come streghe, e come le loro padrone, il loro compito sarebbe stato solo quello di arrecare danno a qualche malcapitato.

Invece questo splendido e regale felino, in altre culture, come quella egizia, era venerato come un animale sacro, simbolo di protezione, fertilità e prosperità. La dea Bastet, raffigurata con testa di gatto, era considerata una divinità benevola, protettrice della casa e della famiglia.

pipistrello halloween

Il pipistrello: creatura della notte

Il pipistrello, con le sue ali membranose e il suo volo silenzioso, è un animale che da sempre suscita curiosità e timore. La sua abitudine di vivere in luoghi bui e isolati, come grotte e campanili, lo ha reso una creatura legata al mondo della notte e dell’oscurità.

Nell’immaginario collettivo, il pipistrello è spesso associato ai vampiri e ad altre creature sovrannaturali, alimentando leggende e superstizioni. Tuttavia, i pipistrelli sono animali essenziali per l’ecosistema, in quanto si nutrono di insetti nocivi e contribuiscono all’impollinazione di alcune piante.

halloween

Questi simboli di Halloween, come corvi, gatti e pipistrelli, sono un retaggio di antiche credenze e tradizioni, legate al culto dei morti e al passaggio tra il mondo dei vivi e quello dell’aldilà. La notte del 31 ottobre, considerata un momento di confine tra le due dimensioni, era un’occasione per celebrare il ricordo dei defunti e per esorcizzare le paure legate all’ignoto e al male.

Eppure questi importanti animali che l’uomo da sempre cerca di addomesticare fallendo – e qui nasce la paura nei confronti di questi spiriti indomabili – non sono altro che messaggeri di quella divina natura che ci circonda, pronti in realtà a ispirarci nella nostra quotidianità.

Chiara Morelli

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Photo credits Quia APS

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