Giardinaggio: la rosa

Giardinaggio: la rosa

La rosa fa parte della famiglia delle Rosaceae, una delle più grandi famiglie di piante fiorite, che include anche mele, pere, fragole e lamponi.

DESCRIZIONE

La storia della rosa risale a migliaia di anni fa e si è diffusa in tutto il mondo. Si crede che le prime rose coltivate siano state coltivate in Cina circa 5.000 anni fa. In seguito, le rose si diffusero in Medio Oriente, in Europa e infine in tutto il mondo

COLTIVAZIONE

La coltivazione della rosa richiede un terreno ben drenato, ricco di nutrienti e una buona esposizione al
sole: evitate di posizionarle sotto le tende da sole perché marciranno. È possibile piantare le rose in primavera o in autunno a seconda del tipo di arbusto e del tipo di radice (se nuda o in vaso). Ci sono diverse varietà di rose, ognuna con le proprie esigenze di coltivazione ma in generale, questi arbusti necessitano di un’irrigazione regolare, ma moderata e hanno bisogno di essere potate regolarmente per promuovere la crescita di nuovi rami e una fioritura sana. La sfoltitura va effettuata d’estate mentre quella di mantenimento viene realizzata in genere a fine inverno o all’inizio della primavera. 

CURIOSITÀ

La rosa è stata sempre un fiore molto popolare, in ogni epoca storica: nella mitologia greca, la rosa era associata alla dea dell’amore, Afrodite, e nella mitologia romana, era associata alla dea Venere. Nel cristianesimo, la rosa è spesso associata alla Vergine Maria, al quale il mese di maggio è dedicato, e ai santi. Inoltre, la rosa è stata un simbolo importante durante il Medioevo e il Rinascimento, perché rappresentava l’amore, la bellezza, la purezza e la passione.

ALIMENTAZIONE

Il genere Rosa comprende oltre 250 specie, di cui circa 30 sono spontanee della penisola italica.
In cucina ed erboristeria si usano sia i petali che i cinorridi, falsi frutti ricchissimi di vitamina C (fino a 2900 mg in 100 gr di polpa). Le altre vitamine presenti quelle A, B1, B2, E, PP, K. Contiene inoltre pectine, flavonoidi, tannini, acido malico (che troviamo anche nella buccia della mela). La piante è molto utile in caso di avitaminosi e affaticamento generale dell’organismo. Dobbiamo tenere in considerazione che molte vitamine sono termolabili (A, C, alcune del gruppo B, E), ossia a contatto con il calore si degradano e perdono (o riducono enormemente) il loro effetto benefico.
Se vogliamo dunque beneficiare dell’alto contenuto di vitamine, come la vitamina C che è idrosolubile, è bene procedere con una macerazione a freddo. Si immergono in acqua a temperatura ambiente i cinorridi per un minimo di 5 ore, in un contenitore di vetro ben chiuso.
Con le diverse varietà di rosa (tra le quali meritano di essere menzionate la Rosa gallica officinalis L., e la Rosa rubiginosa L.), si ottengono diversi prodotti salutistici, cosmetici e alimentari. Con i petali freschissimi, si ottiene per tradizione il “miele rosato”, impiegato per calmare i fastidi della dentizione nei lattanti. Con i semi di diverse specie di rose selvatiche è invece prodotto l’olio di rosa mosqueta (muschiata), ricco in acidi alfa-linoleico, linoleico e oleico, impiegato per gli inestetismi della pelle come smagliature, cicatrici, macchie e scottature solari. Da non dimenticare l’acqua di rose di Damasco (Rosa x damascena) usata come tonico per le pelli sensibili, della quale la qualità più pregiata è senza dubbi bulgara. In cucina, la rosa, oltre alla produzione di sciroppi e confetture, si presta anche a preparazioni salate. (M.S.) 

Le informazioni qui contenute hanno esclusivamente scopo informativo e non sostituiscono in nessun modo il parere del medico.

RICETTE

Harissa ai petali di rosa

Insalata ricca con petali di rosa

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