Elvira Nistoro: Scrivere per Emozionare

di Pamela Stracci
Elvira Nistoro è una scrittrice tarantina e i suoi libri sono come finestre aperte sull’anima, capaci di emozionare, commuovere e farci sentire meno soli. Attraverso le sue storie, Elvira Nistoro ci conduce in un viaggio emozionante, esplorando le profondità dell’animo umano e offrendoci spunti di riflessione sulla vita e sulle relazioni. Nel 2022 ha esordito con il libro “Non so cosa sia, Diario di una rinascita” edito da Quia Edizioni e vincitore del Premio nazionale “Marta Redolfi 2022” nella sezione Narrativa Inedita. Nel 2024 stupisce ancora il pubblico di lettori con “Particelle indissolubili” che ha vinto il Premio Giuria dei Lettori e Premio Dignità di Stampa – Giuria degli Editori nel Premio Nazionale “Marta Redolfi 2023”. Quest’ultimo romanzo è la storia di un’amicizia profonda tra due bambine, un racconto che “accarezza il volto di noi lettori, che ci tiene la mano mentre ci conduce nei segreti dei rapporti umani, con garbo e potenza espressiva, della quale la scrittura dell’autrice ne è esempio formidabile” (cit. dott. Moreno Stracci).
Abbiamo il piacere di ospitare nella redazione di Quia Magazine, Elvira Nistoro, una voce autentica e appassionata della nuova letteratura contemporanea esordiente.
Entriamo subito nel vivo dell’intervista!
Cosa l’ha spinta a intraprendere la carriera di scrittrice?
Sin da bambina sono sempre stata un’accanita lettrice, insieme all’immaginazione e la fantasia mie compagne, quindi ho cominciato poi a scrivere di conseguenza. Scrittura e lettura sono legati, perché entrambi ci portano dentro una storia.
Quali autori o libri hanno influenzato maggiormente il suo stile e la sua visione?
Non ho un autore in particolare o un libro che mi ha particolarmente influenzata, ho sempre letto e amato tutti i generi. Forse i classici quelli che mi hanno affascinata maggiormente, ma ognuno mi ha lasciato qualcosa di prezioso.
Dove trova l’ispirazione per i suoi personaggi e le sue storie?
Sicuramente dalla vita quotidiana. Mi piace tantissimo ascoltare le storie della gente, il vissuto, il passato, i loro sogni. E’ come leggere un libro ogni volta. E ovviamente dalla mia fantasia sempre molto fervida.
Nel libro “Non so cosa sia, Diario di una rinascita”, usa la metafora dell’acqua per scandire il racconto dall’inizio fino alla fine. Cosa rappresenta l’acqua per lei?
L’acqua rappresenta l’inconscio, quello che abbiamo dentro di noi, e nello stesso tempo rappresenta in tutte le sue trasformazioni le varie fasi che attraversiamo nella vita. L’acqua è vita.
Potrebbe parlarci del suo ultimo libro “Particelle indissolubili”? Qual è il tema principale e cosa l’ha ispirata a scriverlo?
Particelle Indissolubili è nato per caso, nel maggio 2022 mentre vedevo un documentario, “Cosmos”, e terminato durante l’autunno dello stesso anno. E’ un racconto sulle fragilità umane che ognuno di noi ha, le luci e le nostre ombre, le difficoltà dei rapporti che sperimentiamo quotidianamente e in tutti gli ambiti. Ma fondamentalmente è un romanzo sull’amore, in tutte le sue forme, quello che muove tutto, madre e matrigna.
C’è un libro che avrebbe voluto scrivere lei?
Uno in particolare è difficile, ma sicuramente Anna Karenina di Tolstoj o Cecità di Saramago. Ma anche tutti i gialli di Agatha Christie.
Cosa consiglia ai giovani che aspirano a diventare scrittori?
Consiglio innanzitutto di leggere molto, di studiare, di viaggiare se è possibile e stare a contatto con la gente oppure se non lo si può fare sviluppare la fantasia e l‘immaginazione.
Quali sono i suoi progetti futuri? Sta lavorando a un nuovo libro?
Ho scritto un piccolo racconto, ne ho altri in mente ma al momento sto studiando, sia frequentando che cominciando a creare dei piccoli laboratori di scrittura perché non si finisce mai di apprendere e mentre lo facciamo possiamo insegnarlo in un reciproco scambio.
Grazie Elvira Nistoro dalla Redazione di Quia Magazine e dai nostri lettori!
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