Aprile 2023: Il commento del Direttore Responsabile
Aprile dal greco aphròs, la spuma dalla quale, secondo la leggenda, è nata la dea dell’amore Venere a cui il mese è consacrato. Ma aprile è anche “aprire”, la stagione in cui si schiudono i fiori e rinasce la vita. Quest’anno ad aprile cadono le più importanti festività delle grandi religioni del mondo: la Pasqua cristiana il 9 aprile, la Pasqua ebraica dal 5 al 13 aprile e la Notte del Destino (Laylat al-Qadr) della religione musulmana la notte tra il 18 e il 19 aprile. Bene, tutte queste festività ci esortano al bene, all’amore ma anche al cambiamento, un mutamento fatto di consapevolezza e che abbraccia l’umanità intera. No, non è mera retorica ma una necessità che deve sentire la nostra anima come unico e universale obiettivo a cui tutti dobbiamo tendere e che tutti dobbiamo pretendere: educare alla pace e al rispetto, questo l’obiettivo principale di un vero mondo globalizzato e unito. Cosa significa? Da dove possiamo partire? C’è uno spot sui social che mi ha veramente colpita: “Ridiculous excuses not to be inclusive” al tag #RidiculousExcuses. Dei ragazzi simpaticissimi affetti dalla sindrome di down o da autismo o diversamente abili, raccontano con una ironia imbarazzante le scuse che la gente “normale” ha inventato per escluderli da una gita, da una conferenza, da una festa, da un’attività sportiva, insomma per non includerli. È chiaro che l’uomo è portatore sano di “guerra”, sempre pronto a scatenarsi, a difendere la sua sovranità, pronto a conoscere con entusiasmo un alieno glabro e dagli occhi abnormi, ma avverso dal rispettare il suo vicino. Cosa fare? Intanto quando vediamo uno di questi video non scorriamo subito via ma soffermiamoci a guardare oltre, perché oltre la forma della materia vedremo un’anima lucente. E ricordiamo: in questa società dell’immagine, anche Cleopatra sarebbe esclusa per il suo naso!
Pamela Stracci
Direttore Responsabile
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