I giorni della merla
L’antica leggenda della merla torna ogni anno ad affascinare con le sue tante varianti popolari. Certo è che in molti guardano agli ultimi giorni di gennaio per cercare di prevedere come sarà la primavera.
Gli ultimi tre giorni di gennaio sono conosciuti dalla tradizione popolare come i “giorni della merla”, i giorni più freddi dell’anno. La leggenda parla di quando i merli erano bianchi e una famigliola di questi uccellini viveva su una quercia alta e possente di una villa. Quando arrivava l’inverno gelido e pungente la mamma merla supplicava sempre messer Gennaio di essere più mite, ma nulla, lui non ascoltava anzi era anche contento di quel disagio perché fare freddo era il suo mestiere! I piccoli infreddoliti cercavano ogni anno di ripararsi al meglio insieme alla loro mamma ma nulla, il freddo era un tormento. Un inverno la merla cambiò tattica, consapevole che tanto le sue suppliche non sarebbero state ascoltate: si riparò ben bene con la sua famiglia e si nascose da Gennaio che non vedendola si dimenticò di tormentarla.
Il mese allora era di ventotto giorni e l’ultimo giorno, la merla dispettosa uscì dal nido per prendere in giro l’aguzzino, contenta di averlo preso per il naso. Gennaio infuriato chiese tre giorni al vicino Febbraio e scatenò sulla terra neve e gelo così forti che la famigliola di merli rischiò quasi di congelare. Si rifugiarono allora dentro il camino della villa ma ne uscirono con le piume impregnate di fuliggine: da allora, per sempre, neri come la pece.
Un proverbio dice: “Se i giorni della merla saranno freddi, allora la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo”.
Chiara Morelli
© Riproduzione riservata