San Casciano dei Bagni: un tesoro di statue e offerte votive svelato dalle acque termali
San Casciano dei Bagni: un tesoro di statue e offerte votive svelato dalle acque termali
Di Pamela Stracci
San Casciano dei Bagni è tornata a far parlare di sé. Gli scavi archeologici nel santuario etrusco e romano del Bagno Grande hanno portato alla luce un tesoro inestimabile, offrendo nuovi e affascinanti dettagli sulla vita religiosa e culturale dell’antica Etruria.
Le indagini di quest’ultima campagna di scavi, presentate lo scorso 3 dicembre alla presenza del Ministro della Cultura e di altre autorità, hanno rivelato un complesso sistema di templi e vasche sacre, circondato da un muro che delimitava lo spazio dedicato al culto. All’interno della vasca principale, protetti dall’acqua termale e dal fango, sono stati rinvenuti migliaia di oggetti votivi, tra cui statue in bronzo di grande valore artistico, ex voto, gioielli in oro, monete e offerte alimentari.
Tra le scoperte più significative, spiccano le numerose iscrizioni in etrusco e latino che rivelano i nomi degli offerenti e le divinità venerate. Particolarmente toccante è la statua di un uomo mozzata a metà, offerta da un certo Gaio Roscio (I sec. a.C.), un ex voto dedicato alla guarigione. Non mancano oggetti legati a pratiche divinatorie, come una palla con pentagoni cuciti, e simboli legati alla fertilità e alla rinascita, come uova di gallina, alcune addirittura integre, e serpenti.
Questi ritrovamenti offrono una testimonianza unica delle credenze e dei rituali legati alle acque termali, considerate un luogo di contatto tra il mondo umano e il divino. Il sito di San Casciano dei Bagni si conferma così uno dei più importanti santuari dell’Italia antica, in grado di svelare aspetti inediti della cultura etrusca e romana.
Oranti, demoni e bambini che giocano a palla
Che la fonte fosse legata anche alla divinazione non c’erano dubbi: sono stati ritrovati molti ex-voto, oltre il busto di Gaio Roscio, anche gambe femminili, statue offerenti e una scultura in bronzo di una orante dai dettagli sorprendenti. Ma non solo!
Sarà stata un’emozione unica per la squadra di archeologi e collaboratori che stavano lavorando sul sito, quella di vedere riemergere dal fango la figura sinuosa e luccicante di un grande serpente bronzeo. Sebbene oggi il serpente sia visto solo nella sua accezione negativa, nell’antichità era considerato un demone buono, un agatodemone spesso identificato con lo spirito protettore del luogo, il genius loci ed era associato alla prosperità e alla saggezza oltre che alla divinazione: un messaggero tra l’uomo e gli dei. Questo ritrovamento nel santuario di San Casciano dei Bagni, deposto in prossimità della fonte, ci conferma proprio l’evidenza di come fosse importante questo luogo anche per il culto e fornisce nuove informazioni sulle pratiche religiose legate a questa sorgente benefica di acque termali.
La statua in bronzo del II sec. a.C. di un bambino con le sue vesti perfette riprodotto con una palla in mano, ha dei dettagli sconvolgenti: sono rappresentate addirittura le cuciture della stoffa e della palla. Il braccialetto a forma di serpente, fa ipotizzare che anche questa scultura sia legata alle pratiche religiose e divinatorie della fonte, come per l’agatodemone.
Un futuro promettente
Grazie a queste scoperte, San Casciano dei Bagni è destinata a diventare una meta sempre più ambita per gli appassionati di archeologia e di storia. È già in corso la progettazione di un Museo Archeologico Nazionale che ospiterà i reperti rinvenuti, e di un Parco Archeologico Termale che permetterà ai visitatori di immergersi nell’atmosfera del santuario antico. “La comunità di San Casciano – queste le parole del Sindaco Agnese Carletti – ha investito e sta investendo tantissimo in questo progetto. Oggi, avere qui tutti gli attori è una grande soddisfazione nell’ottica di vedere presto realizzati il museo, il parco e l’hub universitario ai quali ormai stiamo lavorando da anni e che daranno nuova linfa vitale a questo comune. La speranza è che lo spirito buono e profetico della sorgente incarnato nel serpente di bronzo ritrovato quest’estate, possa aiutarci a realizzare tutto il più velocemente possibile”.
“Questo degli scavi di San Casciano dei Bagni è un progetto che nasce in una comunità straordinaria, con ritrovamenti che inducono il MiC a sostenerlo fortemente, affinché l’area archeologica e i beni in essa ritrovati possano essere valorizzati al meglio e la struttura museale prenda forma nel più breve tempo possibile”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli in conferenza stampa.
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