Oltre il Visibile: I Segreti Esoterici della Notte di Ognissanti

Oltre il Visibile: I Segreti Esoterici della Notte di Ognissanti

di P’Astra

Ogni anno, il 1° novembre, il calendario cristiano celebra la festività di Ognissanti, un’occasione dedicata al culto di tutti i santi, noti e sconosciuti, e seguita il giorno successivo dalla Commemorazione dei Defunti. Ma dietro questa celebrazione cristiana, vi sono radici molto più antiche e cariche di significati esoterici, che si collegano ai cicli della natura, alla commemorazione dei morti, e al rapporto tra visibile e invisibile.

Origini Antiche e Simbologia della Soglia

La festa di Ognissanti affonda le sue radici nelle celebrazioni precristiane, in particolare nel festival celtico di Samhain. Celebrato il 31 ottobre, Samhain segnava l’inizio dell’inverno e rappresentava un momento di passaggio: un tempo in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliava, consentendo un contatto più diretto con le anime dei defunti. Questo concetto della “soglia”, un punto di connessione tra mondi diversi, è stato successivamente integrato nella festa di Ognissanti e nella commemorazione cristiana dei defunti.

Secondo il folklore, la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre è carica di energie che facilitano il contatto con l’aldilà. È un tempo liminale, in cui il ciclo della vita si avvicina a quello della morte, richiamando il significato ciclico e ineluttabile della natura. Le popolazioni antiche, consapevoli della forza di questo passaggio, svolgevano riti per proteggersi dagli spiriti maligni e per onorare i propri cari defunti, un concetto che si riflette ancora oggi nelle candele accese nei cimiteri e nelle case.

Ognissanti, nel contesto esoterico, non è solo un tributo ai santi cristiani canonizzati, ma rappresenta il riconoscimento delle energie spirituali e archetipiche che guidano l’umanità. I santi sono quegli spiriti ai quali, dopo l’esperienza nella materia, è stata data in dono l’anima. Sebbene molti, compresa la tradizione cristiana, li considerino come figure mediatrici tra il mondo fisico e quello spirituale in realtà non sono così dissimili dagli spiriti guida di molte tradizioni esoteriche, o dalle incarnazioni di forze o qualità universali, simili agli archetipi di Jung o agli dei delle mitologie antiche. Secondo la mia esperienza esoterica, i Santi, queste Anime, devono essere considerati non come mediatori verso Dio ma come modelli a cui ispirarsi nella propria esperienza di vita materiale. Diversamente, affidare la propria esistenza alla loro intercessione significherebbe da una parte che Dio non è per tutti e questo non può essere perché siamo in lui, poi significherebbe minare l’esperienza e il libero arbitrio di una persona e questo non è ammesso nel mondo delle Anime. Si parliamo di Anime, i Santi, di coloro quindi che si trovano nella luce di quell’unico Dio che è amore incondizionato per tutto il creato.

Ognissanti, quindi, potrebbe essere vista come un’occasione per connettersi con queste energie, con queste Anime e cercare ispirazione per la propria vita. Secondo la tradizione esoterica, meditare sui santi in questo periodo può aiutare a coltivare in modo più incisivo virtù come il coraggio, la compassione, la saggezza e l’amore incondizionato.

La Pratica della Divinazione e l’Apertura ai Mondi Invisibili

Il periodo di Ognissanti è associato, nel folklore europeo, anche alla divinazione. Nella notte di Samhain e nei giorni successivi, le popolazioni celtiche utilizzavano tecniche divinatorie per ricevere messaggi dall’aldilà. Questa pratica persiste nella credenza che il periodo sia particolarmente adatto per la comunicazione con gli spiriti. La tradizione delle “veglie” per i defunti e delle candele accese per guidare le anime verso la luce potrebbe essere vista come una forma simbolica di connessione con il mondo spirituale.

Come esoterista consiglio, durante questo periodo che va quanto meno dalla notte del 31 ottobre fino al 2 novembre, di dedicare del tempo alla meditazione o alla libera preghiera, per cercare risposte e intuizioni. Questo potrebbe includere l’uso di tarocchi, rune o altre pratiche divinatorie per esplorare simboli e archetipi connessi alla trasformazione e al cambiamento. Le porte tra i mondi sono aperte, e chi è sensibile all’energia di questa festività può sentirne chiaramente l’influenza.

Tradizioni e Rituali per Ognissanti

Molti sono i rituali che molte religioni mettono in atto per questo periodo e mirano a onorare i morti, i santi, a rafforzare la protezione della casa e a prepararsi spiritualmente all’inverno. Ecco alcune pratiche che affondano le loro radici nella notte dei tempi, ma che possono essere osservate ancora oggi secondo la propria ispirazione, sensibilità ed esperienza:

  • Accendere una Candela per i Santi e i Defunti: Simbolo di luce che guida gli spiriti nel loro compito di ricerca dell’anima, una candela accesa può simboleggiare anche l’intenzione di inviare amore e protezione ai propri cari che non sono ancora passati nella luce. Ma se dedicata ai Santi, alle Anime, una candela accesa sarà per ricercare in loro l’ispirazione per centrare la propria vita dell’Amore di Dio.
  • Creare un Altare per gli Antenati: Un piccolo altare con foto, oggetti o ricordi dei propri antenati è un modo per ricordare e onorare chi è venuto prima di noi, sia che ora sia spirito o Anima. Si può anche lasciare del cibo o dei fiori agli spiriti per ricordagli chi erano e che adesso devono passare nella luce.
  • Riflessioni e Meditazioni: Dedicare del tempo alla meditazione sulle energie di trasformazione e sul ciclo della vita, sulla vita nella luce, può aiutare a rinnovare la connessione con il mondo invisibile.
  • Riti di Protezione: Questo periodo è aperto non solo agli spiriti benigni ma anche a quelli meno positivi, come erano in vita. Eseguire rituali di protezione, come bruciare incenso o salvia, può essere un modo per purificare l’ambiente e creare un senso di sicurezza. Non dimentichiamo però che  queste entità vanno aiutate a capire che la via dell’amore le porterà al grande dono che Dio ha in serbo per ogni spirito, ovvero l’Anima eterna. C’è tanto bisogno di consolare e instradare gli spiriti dell’aldilà per fargli trovare la via dell’evoluzione.

Ognissanti Oggi: Un Ponte tra Spiritualità e Tradizione

In un’epoca moderna che spesso si discosta dal significato spirituale delle festività, Ognissanti rimane una celebrazione che invita a riflettere su concetti profondi: la memoria, il ciclo della vita, e il mistero della morte. Anche se oggi la festa è spesso vista come un’occasione per visitare i cimiteri o semplicemente per riposare, il suo significato esoterico continua a richiamare coloro che vedono in questo giorno un’opportunità di contatto con ciò che è nascosto e invisibile.

Ognissanti, quindi, non è solo una commemorazione religiosa, ma può essere interpretata come un’occasione per riscoprire antiche tradizioni e trovare un momento di connessione spirituale. Attraverso l’onorare i santi, gli antenati e le energie dell’aldilà e facendosi ispirare dalle Anime, questa festività ci offre l’opportunità di guardare oltre il visibile e di trovare un senso di continuità tra il passato, il presente e il futuro.

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Photo-video credits:

Matej Novosad

Eberhard Grossgasteiger

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