Luana Casagrande, una promessa del fumetto Manga italiano
di Pamela Stracci
Luana Casagrande, in arte Yuritipe90, è una giovanissima e talentuosa disegnatrice genovese di soli 20 anni. Nel 2021 ha partecipato alla mostra d’arte e letteraria “NOI” nella Giornata Internazionale dell’Amicizia promossa da Quia APS. Adesso con grande piacere abbiamo deciso di dare spazio a quest’artista che nel 2023 ha visto realizzarsi il suo primo importante obiettivo: quello di illustrare Mahō No Koi, il nuovo fumetto Manga, tutto italiano.
Ciao Luana e benvenuta nella redazione di Quia Magazine. Andiamo subito nel vivo dell’intervista.
Quando è nata la tua passione per l’arte e il disegno?
Ho sempre disegnato sin da piccolissima, era un po’ il mio modo di per personalizzare le mie cose e identificarmi, amavo colorare e ricalcare e da lì l’obbiettivo di realizzare personaggi e illustrazioni originali. Ricordo che spesso mentre guardavo i cartoni animati immaginavo degli scenari spin off o storie parallele e dichiarai addirittura di voler disegnare cartoni animati per poter decidere io stessa l’andamento della storia.
Dai disegni in grafite e le illustrazioni ad acquerello, quando hai deciso di specializzarti nei Manga, i fumetti tipici della produzione giapponese?
Ho conosciuto il mondo dell’animazione giapponese durante il secondo anno di medie, avevo 12 o 13 anni, da allora mi sono focalizzata sugli stili dei manga orientali e anche sui fumetti occidentali che si sono ispirati alla stessa fonte.
Ci sono degli artisti o delle opere che ti hanno influenzata nel tuo stile e nella tua narrazione grafica? Da dove trai ispirazione quando crei un personaggio?
Sicuramente mi ha influenzata molto la mia insegnante: Federica Di Meo, disegnatrice di Somnia edito da Panini Comics. Ho frequentato un suo corso dopo averla conosciuta a una fiera comics, mi ha molto appoggiata nel mio percorso. Un’altra mia grande fonte di ispirazione è un’altra disegnatrice italiana: Ilaria Gelli, ha uno stile molto pulito che mi piace particolarmente, l’ho conosciuta grazie a una app per imparare a disegnare manga da lei realizzata che si chiama “Canvas” come il suo primo artbook pubblicato con TataiLab.
Mahō No Koi è uscito nel 2023 e lo hai illustrato su soggetto di Claudio Klay Broglio. Sei soddisfatta del tuo lavoro? Che ruolo ha avuto la tua famiglia nello sviluppo del tuo percorso artistico e nella realizzazione di questo obiettivo?
Se sono soddisfatta … in realtà non pienamente, le tavole sono state realizzate velocemente, se ci fosse stato più tempo a disposizione sono sicura il risultato sarebbe stato migliore, però sono molto contenta di questo obbiettivo raggiunto, era un mio desiderio pubblicare un manga e Claudio mi ha offerto questa meravigliosa opportunità. La mia famiglia mi ha supportata come fa normalmente nel mio percorso, mia madre mi ha sempre spinta a continuare a inseguire i miei sogni, direi che il ruolo chiave però per la realizzazione di questo manga è stato il suo, perchè Claudio mi ha contatta sul mio profilo facebook, e mia madre che può accederci, ha visto il suo messaggio e mi ha convinta a ricontattarlo
Mahō No Koi è ambientato a Tokyo. I protagonisti sono Nanami una studentessa che rifiuta il mondo reale e Ryozo un ragazzo nerd. Nella vita di tutti i giorni questi due giovani non vanno molto d’accordo ma quando si addormentano, nel mondo dei sogni, si trasformano in Mayumi, la Principessa delle farfalle e Akatora, un samurai ronin che combattono insieme per salvare Mahō No Koi, la carpa magica custode dei sogni. Magia, fantasia, tradizione nipponica, e tanti altri personaggi si fondono e si alternano in questo fumetto, ma qual è il personaggio al quale sei più legata e perché?
Il personaggio a cui sono più legata è proprio la nostra protagonista Nanami/Mayumi, ho lavorato molto per il suo designe e sono molto soddisfatta, inoltre il suo personaggio è un messaggio di sensibilizzazione contro il bullismo e per l’accettazione di sé, insomma è un personaggio molto ricco di temi a cui tengo particolarmente.
Anche se sei molto giovane, questo fumetto rappresenta per te sicuramente un obiettivo centrato. Quali consigli ti senti di dare a un tuo coetaneo, per spronarlo a realizzare il suo sogno o un suo obiettivo?
Molti miei coetanei spesso rinunciano ai sogni banalmente per paura di perdere tempo e non riuscire a trovare un impiego, ma secondo me non è mai una perdita di tempo fare ciò che ci rende felici, inseguire i nostri desideri, io forse sono stata molto fortunata perché i miei genitori e i miei amici mi hanno sempre supportata e non mi sono mai arresa, ed è proprio per questo che voglio spronare i miei coetanei tutte le persone che hanno un sogno ad inseguirlo, puntando all’obbiettivo più alto possibile, forse non lo si riuscirà a raggiungere, ma non ci si deve arrendere solo perchè qualcun altro non vuole o perché non si guadagna abbastanza, infondo con le proprie passioni e i propri sogni quel che si guadagna a mio parere è molto più importante del denaro: la felicità.
Cosa vuoi comunicare attraverso i tuoi disegni? C’è un messaggio che vorresti condividere con i nostri lettori?
Una cosa che dico sempre è che ho imparato a disegnare per non esprimermi a parole, quindi per me il disegno serve a comunicare ogni cosa, vorrei che i miei disegni portassero positività a chi ne ha bisogno, ma non solo, il disegno è anche un modo per sfogare qualsivoglia stato d’animo. Per me disegnare è “essere me stessa”, l’unico messaggio che ho per tutti è quello di perseverare nell’essere se stessi, qualunque sia il nostro modo di essere, che sia disegnando, cantanto o facento i conti.
Qual è il tuo prossimo obiettivo?
Con Mahō no Koi ho illustrato la storia di Claudio, ma, come desideravo anche da piccolina, quello che vorrei fare ora è una storia tutta mia, che nasca dalle mie esperienze e che possa comunicare ai lettori il mio modo di raccontare.
Grazie per aver condiviso con Quia Magazine il tuo mondo e ti auguriamo tanti successi per la tua arte!
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