Kansha risponde: il peso della ricerca spiriturale
Ciao sono Ilaria, una donna di 47 anni. Da tanto tempo porto avanti la mia ricerca spirituale e posso dirmi soddisfatta. Tuttavia a volte sento un grande peso e mi domando se una vita meno consapevole non sarebbe meglio. So che non è così ma a volte me lo domando. Cosa ne pensi?
Cara Ilaria, comprendo bene il tuo stato d’animo. Fasi di scoraggiamento capitano a chi incontra difficoltà nelle piccole cose quotidiane, figuriamoci a chi porta avanti un percorso di evoluzione!
Pur essendo momenti fisiologici, attraverso i quali in realtà confermiamo le nostre scelte e il nostro cammino, ho compreso col tempo che essere costantemente concentrati sulla nostra crescita ci predispone a vivere più frequentemente momenti di scoraggiamento, inoltre può inconsapevolmente trasformarsi in una gabbia mascherata da libertà e da compassione, quando invece può portarci a dimenticare l’altro.
Come avevano compreso di antichi taoisti, con l’idea di Yin e Yang, penso che dobbiamo sforzarci di alternare alla ricerca momenti di divertimento che, come spiega la parola stessa vuol dire “volgersi altrove”.
Questo non porta con sé la temuta la distrazione anzi, bisogna imparare a guardare altrove con consapevolezza senza dimenticare chi siamo e dove siamo giunti, così non solo riusciremo a sopportare i momenti bui della ricerca spirituale ma avremo anche l’opportunità di praticare ciò che la ricerca ci ha insegnato e trovare nuove ispirazioni, nuove illuminazioni, e perché no fidati compagni di viaggio.
Ti abbraccio.
Kansha
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