Maurice Mességué: il padre dell’erboristeria moderna
Maurice Mességué, uno dei pionieri dell’erboristeria moderna, è stato una figura iconica nel campo della salute naturale e della fitoterapia. Nato il 17 settembre 1921 a Colayrac-Saint-Cirq, un piccolo villaggio nel sud-ovest della Francia, Mességué dedicò gran parte della sua vita allo studio delle piante
medicinali e al loro impiego in fitoterapia.
La passione di Maurice Mességué per le erbe e la natura era profondamente radicata nelle sue origini familiari. Apparteneva, infatti, a una lunga tradizione di erboristi ma furono soprattuto il nonno
Emile e il padre a trasmettergli, già da bambino, il loro sapere e la loro passione. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, intraprese un viaggio attraverso la Francia, che lo portò a visitare erboristerie e rinomati botanici dell’epoca. Affinò così le sue conoscenze e sviluppò una grande esperienza nel riconoscere le proprietà benefiche delle diverse piante. Da qui ebbe inizio quel processo creativo che lo portò negli anni a sperimentare il valore terapeutico delle piante, grazie sì allo studio ma anche a intuizioni non comuni.
Negli anni ’50, Mességué aprì la sua prima erboristeria a Agen, nel sud della Francia. La sua reputazione crebbe rapidamente grazie alla sua competenza e all’efficacia dei suoi rimedi naturali. La sua filosofia si basava sull’idea che la natura offrisse tutto ciò di cui l’organismo umano avesse bisogno per guarire e mantenersi in salute.
Mességué utilizzava piante, fiori e radici per creare miscele uniche di tisane, decotti, unguenti, cataplasmi e bagni.
L’approccio di Mességué alla salute si basava sulla convinzione che la prevenzione fosse fondamentale per il benessere. Promuoveva uno stile di vita sano, l’importanza di una dieta equilibrata e l’uso delle erbe come complemento per il trattamento di diverse condizioni. A noi, abituati all’acqua corrente, alla cura del corpo, all’enorme quantità di prodotti per l’igiene disponilibi sul mercato, queste pratiche sembrano ormai scontate ma all’epoca si trattava di un cambiamento profondo della mentalità, soprattutto nelle popolazioni rurali.
La fama di Mességué si diffuse rapidamente oltre i confini francesi, e i suoi prodotti divennero sempre più richiesti sia in Europa che in altre parti del mondo. Nel corso degli anni, aprì numerose erboristerie e fondò l'”Herboristerie du Père Blaize”, un’azienda che si occupava della produzione e della distribuzione dei suoi prodotti erboristici. Il suo successo non passò inosservato e divenne oggetto di una persecuzioni da parte del mondo della scienza, che al tempo stava ancora cercando di affermarsi e sostituirsi alla superstizione. Messegué fu chiamato a comparire in tribunale ventuno volte con l’accusa di abuso della professione medica da parte del Collegio dei medici francesi. Fu tuttavia assolto altrettante volte.
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Continuò dunque la sua opera di diffusione della cultura erboristica e collaborò con istituti di ricerca e con professionisti del settore medico per promuovere l’uso consapevole delle erbe nella pratica clinica.
Contribuì anche all’apertura di una scuola di erboristeria a Colayarc-Saint-Cirq, con l’obiettivo di formare nuove generazioni di erboristi ed esperti in fitoterapia. Scrisse anche numerosi libri per diffondere le sue scoperte e i suoi insegnamenti. I suoi libri, tra cui “Le piante, i fiori e la salute”, “La mia erboristeria familiare”, “Uomo erbe salute” divennere beste seller internazionale che continuarono e contnuarono ad ispirare generazioni di appassionati di erboristeria e di cua naturale.
Curò migliaia di persone tra le quali anche personaggi illustri tra cui Papa Roncalli, Maria Callas, Winston Churchill e Jean Cocteau.
Deceduto nel 2017, Maurise Mességué è stato un pioniere nell’ambito dell’erboristeria moderna, un uomo che ha dedicato la sua vita a comprendere i potere curativo delle piante , ma quello che lo ha reso grande agli occhi dell’umanità è stata la sua irrefrenabile passione per quello che faceva e un senso di meraviglia e gratitudine verso il regno vegetale e la vita.
Anche soltanto in questa prospettiva, l’esistenza di Mességué andrebbe studiata e compresa per trarre da essa insegnamenti che vanno oltre il semplice conoscere il valore fitoterapico di questa o quella panta.
Come disse: “Guarda la lavanda o le ortiche o la menta. Sono piante dall’aspetto modesto. Si potrebbero prendere come i simbili stessi dell’umanità. Eppure queste tre piante da sole possono far fronte a tanti guai quanti ne può fare una cassetta di medicinali di famiglia piena fino a scoppiare”.
Moreno Stracci
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