Vita Dulcis, Palazzo delle Esposizioni

Vita Dulcis, Palazzo delle Esposizioni

Nel cuore pulsante di una Roma caotica e rumorosa, il Palazzo delle Esposizioni è un giardino segreto dove rifugiarsi, certi che manterrà il segreto di aver rubato un po’ di tempo per noi stessi! Vi porto a scoprire le mostre attualmente in corso, da non perdere.

Roma, 5 luglio 2023 – Iniziamo questo breve racconto dalle parole del presidente Marco Delogu intervistato dall’illustrissimo collega Paolo Conti: “Gestire uno spazio “vuoto” – il Palazzo delle Esposizioni è privo di collezioni permanenti perché gestito per accogliere mostre temporanee, n.d.d. – è complicato. Ci sono problemi di identità all’interno di una città così problematica: sono così ripartito da Roma! Il sogno? Far arrivare la gente al Palaexpo anche senza che conoscano la programmazione!”.

Ecco, ripartiamo da Roma e lo facciamo con tre mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni, visibili per quasi tutta l’estate.

Vita Dulcis, Paura e Desiderio nell’Impero romano

Roma raccontata nella sua storia, archeologia, arte, filmografia

Fino al 27 agosto, la mostra curata da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger pone l’accento su un potente simbolismo che interseca la cultura classica romana con la sua statuaria eterna, con l’arte contemporanea ricca di implicazioni pop e il racconto cinematografico del Novecento che interpreta in un linguaggio coinvolgente la storia.
La narrazione si svolge in otto allestimenti scenici che accolgono il visitatore in un’atmosfera immersiva e dalla forte scena teatrale disegnata dall’artista Filippo Bisagni. Le figure illuminate da Luca Bigazzi (autore – tra le altre – della fotografia de La Grande Bellezza) e le musiche dal forte impatto emotivo, emergono dal buio per raccontare una storia fatta di certezze eterne e nuove interpretazioni. 

Un collegamento tra la storia dell’arte e l’immagine contemporanea voluta dal Vezzoli per rappresentare la storia della Città eterna e sempre presente, in una Roma iconica ma che si reinventa, degenera e si rigenera, si copre e si riscopre in un continuo divenire.
Il visitatore è accolto da una serie di sculture luminose lightbox di Francesco Vezzoli, e che sono senza dubbio un tributo a sua madre, con quegli occhi che animano e reinventato copri di iconiche figure femminili di epoca classica attualizzate da volti di dive contemporanee.
I filmati invece, partendo da Cabiria (kolossal del 1914 sceneggiato da Gabriele D’Annunzio), al Satyricon di Federico Fellini, fino a produzioni più recenti, fanno da sfondo alla statuaria romana in mostra proviene dal Museo Nazionale Romano e da collezioni private.

Di forte impatto emotivo, questa mostra è capace di scardinare l’anima del visitatore e frantumarla in una percezione contrastante di sentimenti. 

Roma, a portrait Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri

Roma raccontata dagli artisti

Visibile fino al 30 luglio, la mostra a cura di Cecilia Canziani è la prima edizione di un progetto che fungerà da osservatorio sulle ricerche e visioni degli artisti e studiosi stranieri legati dal filo conduttore di una Roma residenza artistica. Il paesaggio è raccontato attraverso opere, documenti e fotografie storiche provenienti dagli archivi delle Accademie e Istituti di Cultura stranieri e da opere di artisti contemporanei che propongono una lettura del luogo in chiave diretta e sintetica, linguaggio di un tempo che scorre, contamina, reinventa.

Tre sale per “orientarsi” ma attenzione alla geniale intuizione del “sanpietrino”!

DIETER KOPP. TRADIZIONE LIBERTÀ

Roma raccontata da un “vero” romano

Al piano superiore del Palazzo rotonda, una mostra del pittore tedesco di nascita ma italiano di adozione, curata da Giorgio Agamben. Legato profondamente alla città di Roma, considerato un “vero” romano, sono esposte circa cinquanta di Kopp opere in prevalenza ad olio dove ripercorre i paesaggi ammirati nel corso della sua carriera, da Notre-Dame alle vedute di Roma, ma anche soggetti di nudo e nature morte.

La visione di questa mostra è riassunta perfettamente nel titolo, Tradizione e libertà.

Prendetevi del tempo per visitare le mostre all’interno del Palazzo delle Esposizioni perché ne vale veramente la pena.

Per ulteriori informazioni: palazzoesposizioni.it

Pamela Stracci

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