11 novembre: l’estate di San Martino
L’estate di San Martino è un’espressione popolare che indica un periodo di bel tempo e temperature miti che si verifica intorno all’11 novembre, giorno in cui si celebra San Martino, il santo protettore dei pellegrini e dei viandanti. Ma perché si chiama così? E qual è la storia di questo santo così speciale?
San Martino nacque intorno al 317 in una nobile famiglia romana. Fin da giovane si arruolò nell’esercito imperiale e divenne un valoroso cavaliere della guardia imperiale. Un giorno, mentre era di ronda nella città francese di Amiens, vide un mendicante seminudo che soffriva il freddo durante un acquazzone. Mosso a compassione, Martino sfoderò la spada e tagliò in due il suo mantello bianco. Poi ne donò una metà al povero, perché potesse coprirsi e riscaldarsi.
Quella notte, Martino ebbe un sogno: Gesù gli apparve vestito con il pezzo di mantello che aveva donato al mendicante e disse agli angeli: “Ecco Martino!
Questo soldato non è battezzato, ma mi ha vestito”. Al suo risveglio, Martino trovò il suo mantello intero, come se non fosse stato tagliato. Questo episodio cambiò la sua vita: Martino si fece battezzare e diventò cristiano. Dopo qualche anno, lasciò l’esercito e si dedicò alla vita religiosa. Fondò il primo monastero d’Europa a Ligugé e fu nominato vescovo di Tours nel 371. Morì l’8 novembre del 397 a Candes, vicino a Tours.
Da dove ha origine l’espressione “Estate di San Martino”?
La leggenda narra che dopo che Martino ebbe donato metà del suo mantello al mendicante, il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite, come se fosse ritornata l’estate. Da qui l’origine dell’espressione “l’estate di San Martino”, che indica quel periodo di novembre in cui, dopo i primi freddi autunnali, il sole torna a riscaldare l’aria per qualche giorno.
Dal punto di vista scientifico, questo fenomeno meteorologico è dovuto all’espansione dell’anticiclone dalla Spagna verso tutto il Mediterraneo, che porta condizioni di alta pressione, stabilità e clima mite.
Secondo la tradizione popolare invece, l’estate di San Martino è anche una ricorrenza legata alla tradizione popolare e agricola. Infatti, in questo periodo si concludeva la vendemmia e si iniziava la vinificazione. Si diceva che il vino nuovo fosse pronto per essere assaggiato proprio l’11 novembre, giorno in cui si festeggiava San Martino con banchetti e allegria. In alcune regioni d’Italia, in Sicilia per esempio, si usa ancora oggi preparare dei dolci tipici per l’occasione, come le “sfinci” o le “frittelle di San Martino”.
L’estate di San Martino è anche il titolo di una famosa poesia di Giosuè Carducci, che descrive l’atmosfera autunnale e la gioia della vita contadina.
Il messaggio di San Martino
La leggenda dell’estate di San Martino ci ricorda il gesto di generosità e solidarietà di San Martino verso il povero mendicante. Il santo ci insegna a condividere ciò che abbiamo con chi ha meno di noi, a non essere indifferenti alle sofferenze altrui, a essere grati per i doni della natura e a celebrare la vita con semplicità e gioia.
L’estate di San Martino è quindi un invito a vivere ogni giorno con amore e speranza, anche quando sembra tutto grigio e freddo.
Come dice un antico proverbio: “L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino”… ma basta poco per riscaldare il cuore.
Elvira Nistoro
© Riproduzione riservata
Photo-video credits: